In Memoria
Il progetto Partenope nacque per dare voce a chi questa città la vive, l’ha vissuta e continuerà a viverla con tutto l’amore e la dedizione che si possono avere per un padre, una madre, un figlio. A ispirarlo furono i racconti di mio Padre, il suo vissuto, l’origine di una narrazione che a mano a mano avrebbe dovuto accogliere altri partenopei nel suo ambizioso mondo.
Purtroppo, un poco per la pandemia, un poco per tante altre vicissitudini, questo progetto si arenò sul nascere e tutti quei racconti che potevano essere portati alla luce rimasero custoditi nei cassetti della memoria di mio Padre.
Oggi, nel giorno del suo 76imo compleanno, a pochi giorni dalla sua scomparsa, ho deciso di ridare vita a quell’idea che emozionò il mio caro Papà e lo rese partecipe con tre articoli densi di storia e racconti di strada.
Le motivazioni sono semplici, e riguardano l’amore che mi ha trasmesso per la mia terra, la mia vera Patria, l’emozione con la quale parlava di Napoli, di Partenope e di tutto quel piccolo grande sapere che aveva interiorizzato della nostra amata città; ma soprattutto mi ha trasmesso il senso di appartenenza, qualcosa che è difficile da spiegare ma è facilissimo da riconoscere.
Papà ci ha lasciato il 17 Maggio e in sua memoria voglio riprendere qualcosa che possa renderlo orgoglioso, mettendo in pratica i preziosi insegnamenti che ci ha lasciato.
Partenope resterà uno spazio aperto a tutti i napoletani (ma non solo a loro) che vorranno raccontare di Napoli, dei suoi vicoli, delle sue tradizioni e della sua immensa storia; un posto in cui potranno essere condivisi frammenti di vita quotidiana, perché Napoli e i suoi figli non sono mai banali e là dove c’è un racconto si nasconde sempre una piccola grande emozione. Uno luogo d’incontro per studenti, operai, imprenditori, ristoratori, impiegati, disoccupati, pensionati, emigrati e chiunque altro vorrà raccontare la propria storia, perché la storia ci dice chi siamo, e questo è uno più grandi insegnamenti paterni mai ricevuti.
I colori, i suoni e i sapori di questa città in un contenitore che darà spazio a tutti e onorerà la memoria di un grande Partenopeo, mio Padre, Giuseppe Olino.
Grazie Papà!
In Memoria
Il progetto Partenope nacque per dare voce a chi questa città la vive, l’ha vissuta e continuerà a viverla con tutto l’amore e la dedizione che si possono avere per un padre, una madre, un figlio. A ispirarlo furono i racconti di mio Padre, il suo vissuto, l’origine di una narrazione che a mano a mano avrebbe dovuto accogliere altri partenopei nel suo ambizioso mondo.
Purtroppo, un poco per la pandemia, un poco per tante altre vicissitudini, questo progetto si arenò sul nascere e tutti quei racconti che potevano essere portati alla luce rimasero custoditi nei cassetti della memoria di mio Padre.
Oggi, nel giorno del suo 76imo compleanno, a pochi giorni dalla sua scomparsa, ho deciso di ridare vita a quell’idea che emozionò il mio caro Papà e lo rese partecipe con tre articoli densi di storia e racconti di strada.
Le motivazioni sono semplici, e riguardano l’amore che mi ha trasmesso per la mia terra, la mia vera Patria, l’emozione con la quale parlava di Napoli, di Partenope e di tutto quel piccolo grande sapere che aveva interiorizzato della nostra amata città; ma soprattutto mi ha trasmesso il senso di appartenenza, qualcosa che è difficile da spiegare ma è facilissimo da riconoscere.
Papà ci ha lasciato il 17 Maggio e in sua memoria voglio riprendere qualcosa che possa renderlo orgoglioso, mettendo in pratica i preziosi insegnamenti che ci ha lasciato.
Partenope resterà uno spazio aperto a tutti i napoletani (ma non solo a loro) che vorranno raccontare di Napoli, dei suoi vicoli, delle sue tradizioni e della sua immensa storia; un posto in cui potranno essere condivisi frammenti di vita quotidiana, perché Napoli e i suoi figli non sono mai banali e là dove c’è un racconto si nasconde sempre una piccola grande emozione. Uno luogo d’incontro per studenti, operai, imprenditori, ristoratori, impiegati, disoccupati, pensionati, emigrati e chiunque altro vorrà raccontare la propria storia, perché la storia ci dice chi siamo, e questo è uno più grandi insegnamenti paterni mai ricevuti.
I colori, i suoni e i sapori di questa città in un contenitore che darà spazio a tutti e onorerà la memoria di un grande Partenopeo, mio Padre, Giuseppe Olino.
Grazie Papà!